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RIPARTIAMO DALLA SARDEGNA 2020-2021 - Puntata 8 - Foreste, parchi e grotte
RIPARTIAMO DALLA SARDEGNA 2020-2021 - Puntata 8 - Foreste parchi e grotte -
Il nostro itinerario tra parchi e aree protette dellisola lo avviamo da uno dei tre parchi naturali regionali, da quello di più recente istituzione, quello di Tepilora, Sant'Anna e Rio Posada. La regione lo ha infatti istituito nel 2014 e tre anni dopo ha ottenuto il riconoscimento da parte dellUnesco di riserva della biosfera. All'interno del parco, nel territorio di Bitti, si trova il complesso nuragico di Su Romanzesu. Nel 2018, alcuni esemplari di aquila del Bonelli provenienti dalla Spagna, sono stati qui liberati, con l'intento di ripopolare l'isola.
Un patrimonio ambientale unico lo offre anche il parco regionale di Porto Conte, che è stato istituito nel 1999, si estende su cinquemila ettari di costa ed entroterra di Alghero. Per 60 chilometri è toccato dal mare con un alternarsi di spiagge sabbiose e falesie a strapiombo. Un cenno a parte meritano le grotte di Nettuno con un lago interno ed enormi stalattiti.
Dal 2002 fa parte del parco la?rea marina di Capo Caccia e nelle scogliere più impervie nidifica il grifone.
Fiore allocchiello delliglesiente è il parco naturale del Monte Linas, Marganai Oridda Montimannu, con la foresta del Marganai che si sviluppa per 3650 ettari. Imperdibile allinterno di questo compendio forestale è anche la grotta di san Giovanni a Domusnovas.
Regno del cervo nellisola è l'oasi gestita dal WWF allinterno del complesso forestale Monte Arcosu - Piscinamanna cioè la foresta di macchia mediterranea più estesa dell'intero bacino del Mediterraneo. L'Oasi di Monte Arcosu, estesa per 3600 ettari, si trova all'interno dei territori comunali di Uta, Assemini e Siliqua.
Ma unescursione nel parco rappresenta anche una ghiotta occasione per visitare a Santadi le grotte di is Zuddas con il loro spettacolare scenario sotterraneo creato dallincessante azione dellacqua.
Il nostro itinerario tra parchi e aree protette dellisola lo avviamo da uno dei tre parchi naturali regionali, da quello di più recente istituzione, quello di Tepilora, Sant'Anna e Rio Posada. La regione lo ha infatti istituito nel 2014 e tre anni dopo ha ottenuto il riconoscimento da parte dellUnesco di riserva della biosfera. All'interno del parco, nel territorio di Bitti, si trova il complesso nuragico di Su Romanzesu. Nel 2018, alcuni esemplari di aquila del Bonelli provenienti dalla Spagna, sono stati qui liberati, con l'intento di ripopolare l'isola.
Un patrimonio ambientale unico lo offre anche il parco regionale di Porto Conte, che è stato istituito nel 1999, si estende su cinquemila ettari di costa ed entroterra di Alghero. Per 60 chilometri è toccato dal mare con un alternarsi di spiagge sabbiose e falesie a strapiombo. Un cenno a parte meritano le grotte di Nettuno con un lago interno ed enormi stalattiti.
Dal 2002 fa parte del parco la?rea marina di Capo Caccia e nelle scogliere più impervie nidifica il grifone.
Fiore allocchiello delliglesiente è il parco naturale del Monte Linas, Marganai Oridda Montimannu, con la foresta del Marganai che si sviluppa per 3650 ettari. Imperdibile allinterno di questo compendio forestale è anche la grotta di san Giovanni a Domusnovas.
Regno del cervo nellisola è l'oasi gestita dal WWF allinterno del complesso forestale Monte Arcosu - Piscinamanna cioè la foresta di macchia mediterranea più estesa dell'intero bacino del Mediterraneo. L'Oasi di Monte Arcosu, estesa per 3600 ettari, si trova all'interno dei territori comunali di Uta, Assemini e Siliqua.
Ma unescursione nel parco rappresenta anche una ghiotta occasione per visitare a Santadi le grotte di is Zuddas con il loro spettacolare scenario sotterraneo creato dallincessante azione dellacqua.