VIDEO CLIPS - POLITICA, ATTUALITÀ, ECONOMIA
A TU PER TU - Puntata 32 - 18.12.2025
Nel corso della nuova puntata di A Tu per Tu, Fulvia Murru, segretaria generale della UIL Sardegna, interviene sui principali nodi economici e sociali dellIsola. Ospite di Radiolina, intervistata da Alessandra Carta, Murru affronta sanità, lavoro, giovani e mobilità, tracciando un quadro critico ma realistico della Sardegna attuale.
Cinque mesi intensi alla guida della UIL
I primi mesi alla guida della UIL Sardegna sono stati, secondo Murru, complessi e carichi di responsabilità, ma anche estremamente significativi sotto il profilo sindacale e politico. «Sembrano cinque anni, ma abbiamo rimesso la UIL nei tavoli istituzionali», spiega, rivendicando un sindacato tornato tra lavoratori, pensionati e comunità locali. Per la segretaria generale, il ruolo del sindacato resta quello di ascoltare i territori e costruire risposte concrete partendo dai bisogni reali delle persone.
Una regione senza direzione politica
Murru descrive una Sardegna ricca di risorse naturali, competenze e professionalità, ma frenata da una cronica mancanza di visione politica e strategica. «Abbiamo tutto, ma manca una guida capace di farci fare il salto di qualità», afferma, citando disoccupazione, fuga dei giovani e mobilità sanitaria elevata. Secondo la UIL, dopo un anno e mezzo di legislatura è tempo che la politica regionale passi dagli annunci ai risultati tangibili per i cittadini.
Sanità e lavoro, tra criticità e responsabilità
Sul fronte sanitario, Murru ricorda la firma del patto come un atto di fiducia e responsabilità, oggi però indebolito dallassenza di risultati concreti. «Le liste dattesa crescono e il personale resta in difficoltà», sottolinea, ribadendo che senza risposte il fallimento coinvolge tutte le parti in causa. Parlando di lavoro, denuncia laumento delloccupazione precaria e povera, spiegando che salari bassi e part-time involontario minano la dignità dei lavoratori.
La condizione dei giovani NEET viene definita unemergenza sociale che interpella istituzioni, scuola, imprese e sindacato in modo diretto e urgente. Secondo Murru, servono formazione utile, lavoro stabile e politiche abitative efficaci per fermare lemorragia di giovani e la desertificazione delle comunità. Sulla continuità territoriale, la segretaria UIL denuncia una Sardegna «ostaggio delle compagnie» e chiede un modello che garantisca davvero il diritto alla mobilità. Limpegno della UIL Sardegna resta quello di «stare in mezzo alla gente», offrendo un sindacato libero, concreto e capace di dare risposte reali ai cittadini.
Cinque mesi intensi alla guida della UIL
I primi mesi alla guida della UIL Sardegna sono stati, secondo Murru, complessi e carichi di responsabilità, ma anche estremamente significativi sotto il profilo sindacale e politico. «Sembrano cinque anni, ma abbiamo rimesso la UIL nei tavoli istituzionali», spiega, rivendicando un sindacato tornato tra lavoratori, pensionati e comunità locali. Per la segretaria generale, il ruolo del sindacato resta quello di ascoltare i territori e costruire risposte concrete partendo dai bisogni reali delle persone.
Una regione senza direzione politica
Murru descrive una Sardegna ricca di risorse naturali, competenze e professionalità, ma frenata da una cronica mancanza di visione politica e strategica. «Abbiamo tutto, ma manca una guida capace di farci fare il salto di qualità», afferma, citando disoccupazione, fuga dei giovani e mobilità sanitaria elevata. Secondo la UIL, dopo un anno e mezzo di legislatura è tempo che la politica regionale passi dagli annunci ai risultati tangibili per i cittadini.
Sanità e lavoro, tra criticità e responsabilità
Sul fronte sanitario, Murru ricorda la firma del patto come un atto di fiducia e responsabilità, oggi però indebolito dallassenza di risultati concreti. «Le liste dattesa crescono e il personale resta in difficoltà», sottolinea, ribadendo che senza risposte il fallimento coinvolge tutte le parti in causa. Parlando di lavoro, denuncia laumento delloccupazione precaria e povera, spiegando che salari bassi e part-time involontario minano la dignità dei lavoratori.
La condizione dei giovani NEET viene definita unemergenza sociale che interpella istituzioni, scuola, imprese e sindacato in modo diretto e urgente. Secondo Murru, servono formazione utile, lavoro stabile e politiche abitative efficaci per fermare lemorragia di giovani e la desertificazione delle comunità. Sulla continuità territoriale, la segretaria UIL denuncia una Sardegna «ostaggio delle compagnie» e chiede un modello che garantisca davvero il diritto alla mobilità. Limpegno della UIL Sardegna resta quello di «stare in mezzo alla gente», offrendo un sindacato libero, concreto e capace di dare risposte reali ai cittadini.





