VIDEO CLIPS - CULTURA
''PRATOBELLO cinquant'anni fa''
A 50 anni dagli eventi che caratterizzarono il territorio di Pratobello, uno speciale che raccoglie le testimonianze di chi visse quei giorni di passione. Curato da Gianluca Medas e tratto dal suo spettacolo “I Fatti di Pratobello”, proposto ad Orgosolo nel novembre del 1014, nel quale la comunità raccontò se stessa al mondo con modalità nuove. Storie che nascono dal cuore, senza filtri, da alcuni protagonisti di allora.
Tutto comincia il 27 maggio del 196, sui muri di Orgosolo e dentro i bar vengono affissi alcuni manifesti nei quali si ordina l'estensione territoriale dei vari poligoni di tiro che è stato deciso di impiantare nel territorio di Orgosolo e si impone a tutti i pastori e i braccianti agricoli della zona di abbandonare i territori compresi in questi poligoni per tutta la durata delle esercitazioni ossia per 2 mesi. L'intera comunità rimane scossa e I ragazzi del Circolo Giovanile non ci stanno. Stampano e diffondono il primo volantino, riguardante le esercitazioni militari nel salto comunale, ciclostilato in più di mille copie, viene recapitato a tutti i pastori e alle famiglie del paese. La reazione è unanime: un no assoluto alle manovre. Gli stessi pastori propongono la linea generale di lotta da seguire: "Nessuno si sposterà dal proprio ovile" e quando il 19 di giugno arrivano i soldati la popolazione di Orgosolo si fa trovare sparpagliata nel territorio di Pratobello impedendo di fatto le esercitazioni. Gli uomini e le donne di Orgosolo ribadiscono ai soldati dell'esercito, seduti su grandi camion militari, il loro No all'occupazione delle terre comunali e il loro No alle basi militari. Si tratta di una manifestazione pacifica ma decisa..
Tutto comincia il 27 maggio del 196, sui muri di Orgosolo e dentro i bar vengono affissi alcuni manifesti nei quali si ordina l'estensione territoriale dei vari poligoni di tiro che è stato deciso di impiantare nel territorio di Orgosolo e si impone a tutti i pastori e i braccianti agricoli della zona di abbandonare i territori compresi in questi poligoni per tutta la durata delle esercitazioni ossia per 2 mesi. L'intera comunità rimane scossa e I ragazzi del Circolo Giovanile non ci stanno. Stampano e diffondono il primo volantino, riguardante le esercitazioni militari nel salto comunale, ciclostilato in più di mille copie, viene recapitato a tutti i pastori e alle famiglie del paese. La reazione è unanime: un no assoluto alle manovre. Gli stessi pastori propongono la linea generale di lotta da seguire: "Nessuno si sposterà dal proprio ovile" e quando il 19 di giugno arrivano i soldati la popolazione di Orgosolo si fa trovare sparpagliata nel territorio di Pratobello impedendo di fatto le esercitazioni. Gli uomini e le donne di Orgosolo ribadiscono ai soldati dell'esercito, seduti su grandi camion militari, il loro No all'occupazione delle terre comunali e il loro No alle basi militari. Si tratta di una manifestazione pacifica ma decisa..