VIDEO CLIPS - CULTURA
FAINAS 2025 - Puntata 10 - Seui
A Seui il carnevale non è uno spettacolo.
È una storia che cammina.
La puntata finale di Fainas entra nel cuore del rito di S'Urzu e Sa Mamulada, seguendo la processione che attraversa il paese come un racconto antico che si rinnova ogni anno. Non cè musica allinizio. Solo una croce fatta di rami, portata lentamente, a indicare il cammino. Poi le insegne del gruppo, segno di una comunità che si riconosce e si dichiara presente.
Arriva Sa Filongiana, custode del filo della vita, e subito dopo SUrzu, creatura selvaggia, memoria animale, corpo che non imita la bestia ma la richiama. A dominarlo cè Su Omadore, in una tensione continua tra controllo e ribellione, mentre il fragore di Su Mascu e ghia lacera laria con il suono violento delle mamuladas.
La narrazione accompagna il rito fino al suo compimento: la lotta finale, la caduta, la morte rituale di SUrzu. Un sacrificio necessario, che non chiude ma riapre il tempo, ricordando alla comunità che lordine va riconquistato ogni anno e che il confine tra umano e selvatico resta sempre fragile.
Quando le maschere si sciolgono e il paese torna normale, resta il peso di quel passo lento e condiviso: il segno di un incontro profondo con gli antenati, con la montagna, con la paura più antica delluomo.
Una puntata che non spiega il rito: lo attraversa.
È una storia che cammina.
La puntata finale di Fainas entra nel cuore del rito di S'Urzu e Sa Mamulada, seguendo la processione che attraversa il paese come un racconto antico che si rinnova ogni anno. Non cè musica allinizio. Solo una croce fatta di rami, portata lentamente, a indicare il cammino. Poi le insegne del gruppo, segno di una comunità che si riconosce e si dichiara presente.
Arriva Sa Filongiana, custode del filo della vita, e subito dopo SUrzu, creatura selvaggia, memoria animale, corpo che non imita la bestia ma la richiama. A dominarlo cè Su Omadore, in una tensione continua tra controllo e ribellione, mentre il fragore di Su Mascu e ghia lacera laria con il suono violento delle mamuladas.
La narrazione accompagna il rito fino al suo compimento: la lotta finale, la caduta, la morte rituale di SUrzu. Un sacrificio necessario, che non chiude ma riapre il tempo, ricordando alla comunità che lordine va riconquistato ogni anno e che il confine tra umano e selvatico resta sempre fragile.
Quando le maschere si sciolgono e il paese torna normale, resta il peso di quel passo lento e condiviso: il segno di un incontro profondo con gli antenati, con la montagna, con la paura più antica delluomo.
Una puntata che non spiega il rito: lo attraversa.





