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SARDEGNA TURISMO 2023 - Puntata 15 - Active Tourism nel Sulcis e Cagliaritano
È' l'ambiente del sud ovest sardo e del Cagliaritano il protagonista del quindicesimo appuntamento di Sardegna Turismo curato da Luca Gentile, con la regia di Federica Selis, realizzato in collaborazione con l'Assessorato al Turismo della Regione Sardegna.
La prima meta è la grande foresta di Pantaleo, nel comune di Santadi. Il bosco conserva la più estesa lecceta esistente al mondo ed è caratterizzata da una vegetazione fitta di macchia mediterranea e di alberi ad alto fusto come il tasso o le querce.
Il viaggio prosegue verso il territorio di Assemini e Uta e verso la vallata di Gutturu Mannu nel parco di Monte Arcosu. L'area dell'oasi, di 3600 ettari, è uno scrigno di biodiversità, uno degli ultimi regni del cervo sardo salvato dall'estinzione grazie alla nascita, negli anni ottanta, dell'oasi. L'area era stata a lungo una riserva di caccia privata, ma dal 1985, con la fondazione dell'Oasi del cervo sardo, risulta ora essere l'oasi protetta più estesa d'Italia. Gran parte del territorio è percorso da una decina di sentieri che si snodano tra i letti dei torrenti e il bosco. I tracciati sono adatti sia per camminatori esperti sia per poter effettuare semplici passeggiate ascoltando i suoni della natura, assaporando gli intensi profumi della macchia mediterranea e godendo di panorami mozzafiato sulle vallate all'interno del parco.
I sentieri trekking di Monte Arcosu coprono una rete di 80 km differenziati per difficoltà e durata di percorrenza. Scendendo verso valle si arriva ai margini della costa cagliaritana e si incontra il grande stagno di Santa Gilla. Proprio per sfruttare le risorse ambientali dello stagno l'ingegner Conti Vecchi impiantò la salina contribuendo alla bonifica e allo sviluppo economico e sociale della zona ai margini di Cagliari. Nei 2700 ettari della Saline Conti Vecchi, ancora in produzione, vivono varie specie di uccelli e nidificano, da anni, i fenicotteri rosa. I visitatori possono inoltre visitare le aree delle vasche salanti e la storica sede, degli anni trenta del secolo scorso, della direzione delle saline.
La prima meta è la grande foresta di Pantaleo, nel comune di Santadi. Il bosco conserva la più estesa lecceta esistente al mondo ed è caratterizzata da una vegetazione fitta di macchia mediterranea e di alberi ad alto fusto come il tasso o le querce.
Il viaggio prosegue verso il territorio di Assemini e Uta e verso la vallata di Gutturu Mannu nel parco di Monte Arcosu. L'area dell'oasi, di 3600 ettari, è uno scrigno di biodiversità, uno degli ultimi regni del cervo sardo salvato dall'estinzione grazie alla nascita, negli anni ottanta, dell'oasi. L'area era stata a lungo una riserva di caccia privata, ma dal 1985, con la fondazione dell'Oasi del cervo sardo, risulta ora essere l'oasi protetta più estesa d'Italia. Gran parte del territorio è percorso da una decina di sentieri che si snodano tra i letti dei torrenti e il bosco. I tracciati sono adatti sia per camminatori esperti sia per poter effettuare semplici passeggiate ascoltando i suoni della natura, assaporando gli intensi profumi della macchia mediterranea e godendo di panorami mozzafiato sulle vallate all'interno del parco.
I sentieri trekking di Monte Arcosu coprono una rete di 80 km differenziati per difficoltà e durata di percorrenza. Scendendo verso valle si arriva ai margini della costa cagliaritana e si incontra il grande stagno di Santa Gilla. Proprio per sfruttare le risorse ambientali dello stagno l'ingegner Conti Vecchi impiantò la salina contribuendo alla bonifica e allo sviluppo economico e sociale della zona ai margini di Cagliari. Nei 2700 ettari della Saline Conti Vecchi, ancora in produzione, vivono varie specie di uccelli e nidificano, da anni, i fenicotteri rosa. I visitatori possono inoltre visitare le aree delle vasche salanti e la storica sede, degli anni trenta del secolo scorso, della direzione delle saline.