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SARDEGNA TURISMO 2023 - Puntata 18 - Cultura e arte nel Sassarese
SARDEGNA TURISMO 2023 - Puntata 18 - Cultura e arte nel Sassarese
Il territorio del nord Sardegna, e in particolare la provincia di Sassari, ospita numerose testimonianze di chiese romaniche, alcune id stretta derivazione toscana altre più legate alla classica architettura presente in Sardegna.
A Borutta, nel Meilogu, si trova il monastero di San Pietro di Sorres, monumento nazionale dal 1894, che si trova su un colle vulcanico fuori dal piccolo paese. Edificata tra il dodicesimo e il tredicesimo secolo fu cattedrale della e diocesi di Sorres fino al 1503. Dal 1950 la chiesa e il monastero attiguo ospitano una comunità di monaci benedettini.
A Tergu si trova una delle massime espressioni dell’architettura romanica in Sardegna. La chiesa di Santa Maria di Tergu era un’abaziabenedettina e la sua fondazione è da attribuire a Mariano I de Lacon. Nel 1444 la chiesa e il monastero entrarono a fa parte dei possedimenti dell’arcidiocesi turritana.
Altra tappa a Bulzi dove si trova la chiesa romanica di San Pietro delle Immagini, espressione di architettura romanico pisana. La chiesa si fa risalire al 1080 e 1220 e si ipotizza edificata in tre fasi differenti.
Sant’Antioco di Bisarcio, ex cattedrale, è una delle più grandi chiese romaniche della Sardegna. Munito di imponenti strutture in trachite scura poggia su uno sperone roccioso. Su un lato si evidenziano i ruderi del complesso vescovile e i resti dell’antico villaggio di Guisarcu centro riconosciuto nel periodo della dominazione bizantina.
Il territorio del nord Sardegna, e in particolare la provincia di Sassari, ospita numerose testimonianze di chiese romaniche, alcune id stretta derivazione toscana altre più legate alla classica architettura presente in Sardegna.
A Borutta, nel Meilogu, si trova il monastero di San Pietro di Sorres, monumento nazionale dal 1894, che si trova su un colle vulcanico fuori dal piccolo paese. Edificata tra il dodicesimo e il tredicesimo secolo fu cattedrale della e diocesi di Sorres fino al 1503. Dal 1950 la chiesa e il monastero attiguo ospitano una comunità di monaci benedettini.
A Tergu si trova una delle massime espressioni dell’architettura romanica in Sardegna. La chiesa di Santa Maria di Tergu era un’abaziabenedettina e la sua fondazione è da attribuire a Mariano I de Lacon. Nel 1444 la chiesa e il monastero entrarono a fa parte dei possedimenti dell’arcidiocesi turritana.
Altra tappa a Bulzi dove si trova la chiesa romanica di San Pietro delle Immagini, espressione di architettura romanico pisana. La chiesa si fa risalire al 1080 e 1220 e si ipotizza edificata in tre fasi differenti.
Sant’Antioco di Bisarcio, ex cattedrale, è una delle più grandi chiese romaniche della Sardegna. Munito di imponenti strutture in trachite scura poggia su uno sperone roccioso. Su un lato si evidenziano i ruderi del complesso vescovile e i resti dell’antico villaggio di Guisarcu centro riconosciuto nel periodo della dominazione bizantina.