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L'INFORMATORE - Dalla C alla Promozione - Puntata 6 - 06.10.2025
È stato un derby intenso e combattuto quello tra Monastir e Costa Orientale Sarda (COS). Ospiti di Alberto Masu, giornalista di Videolina, il centrocampista della COS Antonio Loi, il portiere del Monastir Riccardo Daga e l’attaccante del Monastir Alessandro Aloia. Inoltre è intervenuto Davide Dei, ex preparatore dei portieri del Cagliari Calcio, che ha voluto fare una sorpresa proprio a Daga, uno dei suoi ex allievi.
Il derby tra Monastir e COS: una gara combattuta fino all’ultimo
«È stata una partita molto equilibrata, come spesso accade in questa categoria», ha commentato Antonio Loi. La Costa Orientale Sarda ha vinto una sfida difficile, condizionata anche dal vento: «Siamo andati in svantaggio ma abbiamo reagito con determinazione. Dopo la brutta sconfitta della settimana scorsa, serviva una reazione.
Questa vittoria deve darci energia e positività per affrontare i prossimi impegni.» Dall’altra parte, Alessandro Aloia, autore di una doppietta da ex, ha commentato con rammarico: «Abbiamo avuto quattro infortuni che ci hanno penalizzato. Siamo andati due volte in vantaggio ma negli ultimi dieci minuti abbiamo avuto un blackout.»
Riccardo Daga ha analizzato così il finale di partita: «Abbiamo pagato la mancanza di esperienza. Gli infortuni ci hanno tolto equilibrio e concentrazione, e negli ultimi minuti abbiamo subito due gol. Evidentemente doveva andare così.»
Lezione dallo scorso anno: esperienza e mentalità
Loi ha evidenziato come la squadra abbia imparato dagli errori della passata stagione: «Chi è rimasto sta facendo tesoro di quanto accaduto. Non vogliamo ripetere gli stessi sbagli, soprattutto a livello di atteggiamento e spogliatoio. Abbiamo capito cosa non ha funzionato e ora lavoriamo per migliorare.»
Aloia ha aggiunto: «Sto cercando di trasmettere ai più giovani la mia esperienza. La Serie D è un campionato duro, serve fare punti subito perché dopo dicembre, con il mercato, inizia praticamente un altro torneo.»
Il portiere del Monastir, protagonista della promozione, ha raccontato le difficoltà del salto di categoria: «La differenza si sente: affronti squadre più organizzate, in stadi con tifoserie numerose. Ci sono giocatori tecnici e di esperienza: è un campionato completamente diverso.»
L’importanza dell’esperienza nei momenti difficili
Sia Aloia che Loi hanno sottolineato quanto conti l’esperienza in Serie D. «I giocatori giovani possono essere forti, ma nei momenti difficili serve la testa di chi ha già vissuto certe situazioni», ha spiegato Aloia. «Piccoli dettagli fanno la differenza – ha aggiunto Loi – una palla coperta male o un errore di valutazione possono cambiare la partita.»
Le squadre sarde in crescita
Rispetto alla scorsa stagione, le squadre sarde stanno facendo meglio: «L’anno scorso è stato un disastro, tre retrocessioni su cinque. Quest’anno si è imparato dagli errori, ci si è rinforzati e si vede nei risultati», ha sottolineato Aloia. Anche Daga ha confermato: «Il livello è alto, ma siamo tutti nella parte medio-alta della classifica. Segno che il calcio sardo sta reagendo.»
La telefonata di Davide Dei
Davide Dei, ex preparatore dei portieri del Cagliari, ha fatto una sorpresa telefonica a Riccardo Daga. «Mi fa piacere sentirlo maturato – ha detto Dei – Riccardo ha qualità da categoria superiore. Ha avuto sfortuna, ma può riprendersi tutto con il lavoro e la determinazione.» Daga, emozionato, ha risposto: «Il mister mi ha insegnato tanto, da giovane avevo un carattere difficile. Ho capito i suoi insegnamenti tardi, ma gli sarò sempre grato.»
Dalla gioventù al professionismo: la maturità che fa la differenza
Il discorso si è poi spostato sulla crescita mentale dei giovani calciatori. Loi ha ricordato gli anni in Primavera con Nicolò Barella: «Lui era già un professionista nella testa. Io l’ho capito troppo tardi: serve preparazione mentale, nessuno ti spinge, devi farcela da solo.» Anche Aloia e Daga hanno condiviso la riflessione: «Quando sei giovane pensi che basti allenarsi, ma il professionismo richiede cura in tutto: alimentazione, riposo, mentalità.»
Obiettivi stagionali: salvezza e crescita
Per entrambe le squadre, l’obiettivo è chiaro: la salvezza: «Prima pensiamo a restare in Serie D, poi tutto ciò che verrà sarà un premio», ha detto Loi. «Siamo neopromossi – ha aggiunto Daga – quindi il nostro traguardo è salvarci e continuare a costruire una squadra che rappresenti sempre di più Monastir.»
Il derby tra Monastir e COS: una gara combattuta fino all’ultimo
«È stata una partita molto equilibrata, come spesso accade in questa categoria», ha commentato Antonio Loi. La Costa Orientale Sarda ha vinto una sfida difficile, condizionata anche dal vento: «Siamo andati in svantaggio ma abbiamo reagito con determinazione. Dopo la brutta sconfitta della settimana scorsa, serviva una reazione.
Questa vittoria deve darci energia e positività per affrontare i prossimi impegni.» Dall’altra parte, Alessandro Aloia, autore di una doppietta da ex, ha commentato con rammarico: «Abbiamo avuto quattro infortuni che ci hanno penalizzato. Siamo andati due volte in vantaggio ma negli ultimi dieci minuti abbiamo avuto un blackout.»
Riccardo Daga ha analizzato così il finale di partita: «Abbiamo pagato la mancanza di esperienza. Gli infortuni ci hanno tolto equilibrio e concentrazione, e negli ultimi minuti abbiamo subito due gol. Evidentemente doveva andare così.»
Lezione dallo scorso anno: esperienza e mentalità
Loi ha evidenziato come la squadra abbia imparato dagli errori della passata stagione: «Chi è rimasto sta facendo tesoro di quanto accaduto. Non vogliamo ripetere gli stessi sbagli, soprattutto a livello di atteggiamento e spogliatoio. Abbiamo capito cosa non ha funzionato e ora lavoriamo per migliorare.»
Aloia ha aggiunto: «Sto cercando di trasmettere ai più giovani la mia esperienza. La Serie D è un campionato duro, serve fare punti subito perché dopo dicembre, con il mercato, inizia praticamente un altro torneo.»
Il portiere del Monastir, protagonista della promozione, ha raccontato le difficoltà del salto di categoria: «La differenza si sente: affronti squadre più organizzate, in stadi con tifoserie numerose. Ci sono giocatori tecnici e di esperienza: è un campionato completamente diverso.»
L’importanza dell’esperienza nei momenti difficili
Sia Aloia che Loi hanno sottolineato quanto conti l’esperienza in Serie D. «I giocatori giovani possono essere forti, ma nei momenti difficili serve la testa di chi ha già vissuto certe situazioni», ha spiegato Aloia. «Piccoli dettagli fanno la differenza – ha aggiunto Loi – una palla coperta male o un errore di valutazione possono cambiare la partita.»
Le squadre sarde in crescita
Rispetto alla scorsa stagione, le squadre sarde stanno facendo meglio: «L’anno scorso è stato un disastro, tre retrocessioni su cinque. Quest’anno si è imparato dagli errori, ci si è rinforzati e si vede nei risultati», ha sottolineato Aloia. Anche Daga ha confermato: «Il livello è alto, ma siamo tutti nella parte medio-alta della classifica. Segno che il calcio sardo sta reagendo.»
La telefonata di Davide Dei
Davide Dei, ex preparatore dei portieri del Cagliari, ha fatto una sorpresa telefonica a Riccardo Daga. «Mi fa piacere sentirlo maturato – ha detto Dei – Riccardo ha qualità da categoria superiore. Ha avuto sfortuna, ma può riprendersi tutto con il lavoro e la determinazione.» Daga, emozionato, ha risposto: «Il mister mi ha insegnato tanto, da giovane avevo un carattere difficile. Ho capito i suoi insegnamenti tardi, ma gli sarò sempre grato.»
Dalla gioventù al professionismo: la maturità che fa la differenza
Il discorso si è poi spostato sulla crescita mentale dei giovani calciatori. Loi ha ricordato gli anni in Primavera con Nicolò Barella: «Lui era già un professionista nella testa. Io l’ho capito troppo tardi: serve preparazione mentale, nessuno ti spinge, devi farcela da solo.» Anche Aloia e Daga hanno condiviso la riflessione: «Quando sei giovane pensi che basti allenarsi, ma il professionismo richiede cura in tutto: alimentazione, riposo, mentalità.»
Obiettivi stagionali: salvezza e crescita
Per entrambe le squadre, l’obiettivo è chiaro: la salvezza: «Prima pensiamo a restare in Serie D, poi tutto ciò che verrà sarà un premio», ha detto Loi. «Siamo neopromossi – ha aggiunto Daga – quindi il nostro traguardo è salvarci e continuare a costruire una squadra che rappresenti sempre di più Monastir.»