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SENTIDU - Puntata 21 - Fluminimaggiore

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Litigavano minatori e messaius; gli uni avevano la paga e compravano il cibo, gli altri il cibo lo avevano in casa, frutto di fatica. Ed erano botte, stipendi, e turbamenti, ma anche matrimoni misti.

I pastori allora andavano al monte a seguire instancabili capre o buoi, i messajos incungianta e seminanta, come in un cerchi perfetto che ricomincia un istante dopo che finisce il giro. . I manorba portavano la calce e i muratori costruivano case di fango e paglia cun s'aggiudu torrau poi durevoli in mattone portando ricchezza e speculazione. I falegnami aspettavano la luna piena per lavorare il legno e i ciabattini l'inverno per aggiustare o costruire scarpe. Un brulichio di vita legata profondamente ad un ritmo infernale e senza pause. La fatica compagna di ogni famiglia ricca e povera e i matrimoni una scommessa. E se il prete era troppo clericale e difficile ci pensavano i socialisti a rispondergli a dovere. Ed anche fascisti e gerarca con l'olio di ricino in mano avevano pane per i loro denti dovevano quando qualcuno, seccato per quelle sciocchezze da ragazzini, prendeva fucile e sparava un po di colpi in aria o con un po di dinamite faceva capire che ogni cosa aveva un limite. Un paese schietto e solare, senz apeli sulla lingua o ipocrisie, eppure su fastiggiu doveva essere segreto per davvero e mai visto da occhi indiscreti, sennò erano guai e i babbi erano padroni dei figli che ribelli fuggivano da casa. Queste storie raccolte dal nostra Viaggiatore Gianluca Medas messe assieme racconteranno di un tempo che è nei ricordi dei nostri antichi che non hanno dimenticato.